La Leggenda di Re Laurino

Dov’è ambientata?

La location è quella del Gruppo del Catinaccio – Rosengarten

Sulle nostre montagne si può sciare su un manto di neve fresca, scalare rocce maestose, fare trekking, passegiare semplicemente in un fitto bosco oppure stare in un accogliente baita di legno vicino ad un caldo camino e leggere un buon libro.

Oggi siamo immersi nelle Dolomiti nel gruppo del Catinaccio in tedesco Rosengarten, massiccio situato tra la valle di Tires, val d’Ega e la val di Fassa; nel Parco Naturale dello Sciliar; 

Trentino-Alto Adige.

Qui in questa valle incatata per spiegare il fenomeno dell’ENROSADIRA cioè la colorazione rosata delle cime, nasce una delle più suggestive leggende che si perde nella notte dei tempi.

La leggenda di Re Laurino

La leggenda narra di un regno e di un Giardino di Rose. 

Questo regno era abitato da nani che con duro lavoro scavavano nelle viscere della roccia in cerca di cristalli, argento e oro, che custodivano in profonde caverne sotterranee; sotto gli ordini di Re Laurino, nano anche lui.

Re Laurino indossava una cintura magica che gli dava il potere di 12 uomini ed una cappa che lo rendeva invisibile.

Un giorno s’innamorò si una principessa di nome Similde, figlia di un Re del Regno dell’Adige; la chiese in sposa ma lei rifiutò. Re Laurino accecato dal rifiuto la rapì e la portò nel suo Giardino delle Rose. Tra il padre di Similde, i Cavalieri del Regno dell’Adige e Re Laurino scoppiò una dura battaglia. Re Laurino fu catturato e reso progioniero dai Cavalieri del Regno dell Adige: gli venne tolta la cintura e la cappa dell’invisibilità.

Re Laurino irritato lancia una maledizione verso il suo meraviglioso Giardino delle Rose

”da quel momento nessuno avrebbe più potuto ammirare le rose, nè di giorno nè di notte!”

 Le rose scomparvero, il giardino si trasformò in dura roccia. Però si dimentico del tramonto…

Da allora le pareti del Catinaccio sia all’alba che al tramonto si colorano di rosa.

PS: la statua di Re Laurino si trova a Bolzano vicino alla stazione ferroviaria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *